Da favola fantastica alla riscrittura di un testo che diventa un monito sull’utilizzo anomalo della tecnologia che viene usata come arma “invisibile” di violenza.
L’uomo invisibile di James Whale e l’omonimo reboot firmato Leigh Whannell sono due film distanti quasi un secolo che partono dalla stessa premessa per esplorare temi diversi, riflettendo le inquietudini sociali delle rispettive epoche.
In collaborazione con il FIPILI Horror Festival di Livorno, le critiche cinematografiche Valentina Lombardi e Valentina D’Amico introdurranno la proiezione serale del recente adattamento del 2020, accompagnandoci in un viaggio tra due visioni in cui scopriremo come il tema dell’invisibilità sia servito da monito tanto al progresso tecnologico incontrollato quanto all’abuso e alla manipolazione ossessiva.
Proiezione di “The Invisible man” (James Whale, 1933) introdotta da Valentina Lombardi e a seguire proiezione di “The invisible man” (Leigh Whannell, 2020) e dialogo con Valentina D’Amico