Incontro con Francesca Lagioia e Rocco Tanica, in collaborazione con Libreria Pellegrini
Qual è il rapporto tra intelligenza artificiale e creatività? La IA sta rivoluzionando il mondo della letteratura, aprendo nuove possibilità creative e sollevando anche interrogativi etici. In un mondo in cui dilagano ChatGPT o MyAI, è possibile trovare un compromesso tra pensiero logico-matematico e pensiero creativo? Qual è la nuova etica che lega chi scrive e chi legge? Chi scrive ha il dovere di dichiarare l’uso della IA nelle proprie opere?
La Dott.ssa Francesca Lagioia, è Senior Research Fellow presso l’Istituto Universitario Europeo (EUI) di Firenze, dove sta lavorando al progetto CompuLaw ERC e al progetto Claudette, dopo aver ricoperto il ruolo di Max Weber Postdoctoral Fellow. È professore a contratto di Informatica Giuridica e AI e Diritto e Società di Internet, presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Studi Giuridici, dove nel marzo 2016 aveva conseguito il dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Giuridiche.
I suoi interessi di ricerca includono: intelligenza artificiale e diritto, diritto dell’informatica e diritto di internet, in particolare diritto della privacy e protezione dei dati, diritto dei consumatori; Intelligenza artificiale e democrazia, equità e trasparenza algoritmica e spiegabilità dell’AI, modelli computabili di ragionamento e conoscenza giuridica, teoria giuridica, diritto e automazione nei sistemi socio-tecnici, con particolare attenzione agli agenti normativi e deliberativi e alle questioni di responsabilità derivanti in connessione con l’utilizzo di sistemi autonomi.