
Alessio Piretti
La mia passione per il cinema e per l’arte in generale affonda le radici nella mia infanzia, grazie a mio nonno Giuseppe Guidotti. Lavorava presso l’auditorium della RAI, dove si tenevano concerti di musica sinfonica, ma era anche un pittore e scultore di grande talento. Fin da bambino, mi portava a visitare mostre d’arte e condivideva con me il significato delle sue opere, trasmettendomi una profonda sensibilità artistica che ha accompagnato ogni tappa della mia vita.
Il cinema è diventato per me un linguaggio universale, capace di raccontare storie, emozioni e visioni del mondo. Dopo vent’anni di esperienza in diversi settori del panorama cinematografico, ho scelto di dedicarmi pienamente alla regia, la mia più autentica vocazione. Ho studiato presso il centro di formazione Cinecittà, perfezionandomi in regia, tecniche di ripresa, montaggio, animazione e stop-motion, e conseguendo anche diverse certificazioni professionali, tra cui l’abilitazione all’uso del drone.
Nel corso della mia carriera ho collaborato con numerosi professionisti del settore, ma il mio punto di riferimento più profondo resta mio nonno, che mi ha insegnato a guardare l’arte come uno strumento di trasformazione e ispirazione.
Oggi, attraverso l’associazione di promozione sociale La Fabbrica delle Idee 2.0, di cui sono presidente, metto la mia esperienza al servizio della comunità. L’associazione è un hub culturale e artistico che promuove l’inclusione sociale, sostenendo bambini, ragazzi e famiglie, in particolare chi vive situazioni legate a DSA, ADHD e disturbi dello spettro autistico. Organizziamo laboratori inclusivi di cinema, animazione, arte e creatività, pensati come spazi accoglienti, accessibili e stimolanti per tutti.
Parallelamente, portiamo avanti progetti multimediali, attività di formazione, workshop e iniziative educative che valorizzano il potenziale espressivo e relazionale dei partecipanti. Promuoviamo inoltre campagne di sensibilizzazione e raccolte fondi, utilizzando strumenti innovativi di fundraising, per supportare percorsi di crescita, studio e inserimento nel mondo dell’arte e dello spettacolo.
Il mio auspicio è quello di contribuire, insieme ad altri registi e artisti, alla nascita di un nuovo movimento cinematografico fondato sulla sensibilità, sull’inclusione e sulla potenza trasformativa del racconto. Credo che il cinema abbia un ruolo centrale nella società contemporanea: può unire le persone, generare empatia e suggerire nuove prospettive da cui osservare il mondo e immaginarne uno migliore